La carta etica del packaging
Principi condivisi per progettare, produrre, utilizzare gli imballaggi in modo consapevole
Perché il Packaging?
Il packaging è dappertutto. È un oggetto la cui diffusione si esprime in tutta la sua evidenza: ogni anno, ognuno di noi entra in contatto con almeno 8000 imballaggi. È un mezzo potente, più di quanto spesso si consideri.
È un oggetto trasversale, un vero e proprio oggetto di massa, che si dà per essere usato da tutti; è emblema del nostro modello di consumo, di un consumo che deve vederci sempre più responsabili. È “esca”, attraverso la propria capacità seduttiva, che ci attrae nella rete degli acquisti e che ci lusinga. Al tempo stesso, è strumento necessario senza il quale non potremmo disporre di prodotti essenziali: alimenti delicati, farmaci salvavita, prodotti fragili…
È mezzo indispensabile per far circolare in sicurezza nel tempo e nello spazio i prodotti che consumiamo, per garantire derrate, per sopperire a bisogni, per trasferire le informazioni riferite al prodotto, alle sue modalità d’uso, ai suoi benefici e ai suoi vincoli, per offrire servizi che ne accompagnino il consumo.
Perché una Carta?
Il packaging, oggetto essenziale e talvolta contraddittorio, sta vivendo una fase di piena maturità; come tale, richiede di aprire un percorso di riflessione condiviso per consentirne un’evoluzione nel rispetto dei bisogni del consumatore, dell’utilizzatore, dell’ambiente, della società.
La Carta etica del Packaging vuole essere, quindi, uno strumento di riflessione e di impegno, attorno al quale convergere. Un documento di principi da condividere per accompagnare il packaging verso un futuro più consapevole. La Carta etica del Packaging si pone come strumento per una “cultura di sistema”: intende mettere in rapporto obblighi e diritti che legano il momento della produzione con quello dell’utilizzo e consumo, soggetti che sono portatori di obblighi e soggetti che godono di diritti e aspettative.
La Carta etica del Packaging mette in relazione il piano dei diritti, il piano dei principi, il piano dei valori per sancire un contratto ideale tra gli attori del sistema, affinché si impegnino a condividere principi verso cui tendere, senza sovrapporsi alle normative, e rendendo pubblica questa scelta.
L’impegno dei sostenitori
La Carta etica del Packaging ribadisce che noi tutti siamo soggetti implicati in un sistema di progettazione, produzione, utilizzo, consumo e riuso dell’imballaggio. La Carta etica del Packaging ci ricorda che nel rispetto del ruolo di ciascun soggetto è indispensabile mettere al centro il consumatore: sappiamo che il consumatore è utilizzatore del packaging come strumento, fruitore delle informazioni che esso propone, utente del servizio erogato dall’artefatto, interprete del packaging come oggetto culturale e sociale.
La Carta vede coinvolti progettisti, produttori, trasformatori, esperti del settore, consumatori, utilizzatori e tutti coloro che sceglieranno di aderire a questo progetto. I sostenitori si impegnano a operare in coerenza con i dieci punti della Carta, a darne opportuna diffusione, a proporre iniziative per promuoverne i contenuti.
Noi progettisti, produttori, trasformatori, esperti del settore, consumatori, utilizzatori, intendiamo pensare, progettare, produrre, pretendere, usare un imballaggio che sia:
01.
responsabile
pensato
È il packaging quando diventa responsabilità di tutti verso tutti: nella progettazione, nella produzione e nell’utilizzo.
02.
equilibrato
giusto
È il packaging quando si propone con una giusta misura: quanto basta e quanto serve.
03.
sicuro
pensato
È l’imballaggio sano e sicuro che protegge, in tutto il suo ciclo di vita, gli indi-vidui e le comunità.
04.
accessibile
per tutti
È l’imballaggio capace di proporsi in modo “facile” a chi lo utilizza.
05.
trasparente
autentico
È il packaging che costruisce un rapporto immediato con il destinatario.
06.
informativo
utile
È il packaging che garan tisce la miglior informazione, quella utile e necessaria.
07.
contemporaneo
attuale
È il packaging che sa essere in costante relazione con la società della quale rappresenta i valori.
08.
lungimirante
visionario
È il packaging che si pone in una corretta relazione con il proprio futuro.
09.
educativo
formativo
È il packaging che, in quanto oggetto diffuso, sa farsi carico della propria funzio-ne educativa.
10.
sostenibile
corretto
È il packaging rispettoso dell’ambiente.