Imballaggi in cartone: un prodotto inventato per errore
Che mondo sarebbe senza scatole?
Gli imballaggi in cartone oggi sono scontati ma fino al XIX secolo erano le casse di legno o le scatole di trucioli ad adempiere ai loro scopi.

Robert Gair, Albert Jones e la nuova idea di scatola
Nel 1867 a Brooklyn, l’immigrato scozzese Robert Gair produceva sacchetti di carta per l’imballaggio su macchinari appositamente progettati. Una decina di anni dopo, un operaio che lavorava per lui tagliò per errore 20.000 pezzi.
L’accaduto stimolò Robert Gair a ideare un contenitore di carta più efficiente per confezionare cibo e altre merci.
Fino a quel momento infatti i cartoni venivano tagliati e piegati manualmente dalle donne, aumentando notevolmente il costo del prodotto.
Robert Gair colse quindi questa occasione per disegnare il primo modello di imballaggi in cartone da produrre in serie, attraverso una macchina che successivamente brevettò.
Durante la Rivoluzione Industriale fu invece l’americano Albert Jones a progettare il cartone ondulato.
La vera svolta arrivò nel 1896 con il confezionamento in cartoni pieghevoli dei popolari “Uneeda Biscuits” di Nabisco.
Fu proprio Robert Gair a produrre i primi due milioni di imballaggi in cartone per la National Biscuit Company. Subito dopo fu il turno dei cereali: entrò così in scena il primo vero biscotto preconfezionato!
Imballaggi in cartone: la confezione valorizza il prodotto
Il vero potenziale delle scatole pieghevoli era la possibilità – per i produttori – di stampare la pubblicità su tutti e sei i lati dell’imballo.
Lo stesso Gair investì sul processo litografico della stampa pubblicitaria: dobbiamo a lui la vera rivoluzione nel mondo del packaging e della pubblicità.
Se è vero che “l’abito non fa il monaco” è anche vero che un prodotto “Ben confezionato è mezzo venduto”!
È proprio secondo questa logica che i designers progettano sempre nuove forme per rendere più impattante il packaging delle scatole.
Concorsi come il German Packaging Award o il ProCarton/ECMA Carton Award sono l’esempio di quanto l’industria dell’imballaggio sia un bacino creativo in costante mutamento.