Ooho!: l’alternativa alla plastica, commestibile e biodegradabile

“Ooho” non è un’esclamazione, ma un’invenzione: si tratta di uno speciale pack commestibile e biodegradabile che vuole sostituire la plastica monouso, ideato dalla start-up londinese Notpla, di cui abbiamo già parlato qui e qui.
Pensato per confezionare alimenti e bevande, Ooho è composto di un materiale innovativo realizzato a partire dall’alga bruna e da altre piante. Ooho, in pratica, è una sorta di membrana molto flessibile, adatta a creare sacchetti monodose che possono contenere salse, finger food, acqua, succhi di frutta, caffè freddi o addirittura cocktail.
Il pack commestibile che non lascia tracce
Questo materiale si biodegrada naturalmente dalle 4 alle 6 settimane senza lasciare tracce. E volendo, si può anche mangiare! La membrana è infatti commestibile: il che significa niente rifiuti, niente bidoni e niente riciclo.
Già sperimentato in occasione di eventi, festival e manifestazioni sportive, Ooho potrebbe essere la soluzione per eliminare le distese di bicchieri e bottigliette di plastica che solitamente restano a terra dopo eventi del genere. La tecnologia è sperimentata anche da Just Eat nel Regno Unito, che la sta utilizzando per le bustine di salsa per il take away.
Ooho: i segreti dell’alga bruna

Il segreto di Ooho è l’alga bruna, una delle risorse più rinnovabili della natura. L’alga bruna cresce infatti fino a un metro al giorno, non compete con le colture alimentari, non necessita di acqua dolce o fertilizzanti e contribuisce alla disacidificazione degli oceani.
Ma come funziona Ooho? Ad esempio, come si confeziona l’acqua?
Per prima cosa, si congela una sfera d’acqua; poi si immerge in una soluzione di cloruro di calcio, in modo da ottenere una sorta di gelatina. A seguire, la sfera viene ricoperta dall’estratto di alga bruna, che formerà un ulteriore strato di rinforzo. La membrana così creata è edibile, igienica, insapore e biodegradabile al 100%.
Notpla: il packaging che scompare
Notpla è una creazione di Rodrigo Garcia Gonzalez e Pierre Paslier, due studenti e ricercatori dell’Imperial College di Londra.
Dopo aver fondato Skipping Rock Lab nel 2013, i due ricercatori hanno ottenuto il sostegno del Climate KIC, ente europeo che offre strumenti di supporto all’innovazione ecosostenibile. Nel 2017, la società ha raccolto 850.000 sterline in 3 giorni sulla piattaforma di crowdfunding Crowdcube, che le ha permesso di allestire un centro di produzione a Londra. In seguito, la società si è trasformata in Notpla e ha ricevuto gli investimenti di Sky Ocean Ventures, che ne hanno accelerato lo sviluppo.