L’etichetta alimentare che indica la fatica necessaria per smaltire le calorie dei cibi

etichetta alimentare

Durante i mesi di lockdown, in molti abbiamo preso qualche chilo. L’etichetta alimentare che indica la fatica necessaria per smaltire le calorie ingerite avrebbe forse potuto guidarci verso alimenti più sani e aiutarci a consumare meno calorie. Questo almeno è quanto risulta da uno studio condotto dall’Università di Loughborough, nel Regno Unito.

Il team di ricerca, guidato da Amanda Daley, ha infatti misurato l’efficacia di un sistema di etichettatura – il PACE of physical activity calorie equivalent – che informa il consumatore riguardo ai minuti di attività fisica necessaria a bruciare le calorie contenute in quel dato alimento. Lo studio ha dimostrato che questo semplice espediente è utile a indirizzare i consumatori verso scelte alimentari più sane, spingendoli a ridurre il consumo calorico.

Etichetta alimentare: quali informazioni contiene?

L’etichetta alimentare è la carta di identità di un prodotto. Tra le informazioni più utili, senza dubbio la tabella dedicata al contenuto nutrizionale e calorico dell’alimento. Basterebbero la quantità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e Sali minerali a fornirci tutte le informazioni necessarie alla scelta di una dieta più equilibrata e salutare, spesso però i prospetti che contengono i valori nutrizionali non sono di facile lettura.

Da qui l’idea di sviluppare un sistema di etichette in grado di comunicare in maniera semplice e diretta le caratteristiche di un alimento: le calorie vengono convertite in minuti di attività fisica necessarie a smaltirle. E così 138 calorie di una bibita gassata vengono convertiti in 13 minuti di corsa o in 26 minuti di camminata.

Una simile etichetta è davvero persuasiva?

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Venire a conoscenza dei minuti di attività fisica necessari a smaltire i nostri piccoli peccati di gola funziona davvero da deterrente?

Sembra proprio di sì. Secondo la ricerca condotta dall’Università di Loughborough, l’etichetta alimentare PACE ha spinto i consumatori verso cibi con un minore apporto calorico. Il risultato, dalle 65 alle 100 calorie in meno a pasto: se consideriamo una media di tre pasti al giorno cui si sommano un paio di spuntini, ne deriva un risparmio di circa 200 calorie al giorno. Può sembrare un risultato esiguo, invece 200 calorie rappresentano un risparmio molto utile se si pensa che le persone in sovrappeso o obese consumano intono alle 320 calorie al giorno in più del necessario.

L’importanza dell’etichetta alimentare

Non solo uno straordinario strumento di marketing quindi. L’etichetta alimentare è una preziosa fonte di informazioni e un elemento fondamentale per aiutare il consumatore a finalizzare l’acquisto.

Nel caso dell’etichetta PACE si tratta inoltre di un importante mezzo di persuasione: aggiungere informazioni mirate sulle etichette può essere utile a educare all’alimentazione il consumatore, contribuendo così alla prevenzione e al trattamento dell’obesità e quindi di tutte quelle patologie a essa associate.

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