Quando il packaging diventa commestibile
Il packaging alimentare è fondamentale non solo per la corretta protezione dei prodotti, ma svolge un ruolo di tutto rilievo anche per quanto riguarda la lotta all’inquinamento da plastica. Da qualche anno, infatti, aziende e centri di ricerca sono impegnati nello sviluppo di packaging commestibili e sostenibili che possano porsi come validi competitor della plastica.
E con designer, ingegneri e biologi impegnati nella ricerca di un imballaggio alimentare sostenibile, le novità in fatto di packaging commestibile non mancano di certo.
Il packaging per l’acqua di Ooho
L’acqua confezionata è una delle principali fonti di inquinamento da plastica. Nei soli Stati Uniti, ogni anno, vengono prodotte e buttate più di 50 miliardi di bottiglie in PET a singolo utilizzo. Secondo i dati forniti dalla National Association for PET Container Resources, di tutto questo materiale se ne ricicla solo il 31%.
Per cercare di ridimensionare l’inquinamento da plastica dovuto alle bottiglie, lo Skipping Rocks Lab ha sviluppato Ooho, un packaging commestibile per l’acqua. Si tratta di una piccola bolla sferica contenente acqua che può facilmente essere ingerita in un sol boccone. La sfera presenta infatti una doppia membrana gelatinosa costituita da una mistura di alginato di sodio – ricavato da alghe marine – e di cloruro di calcio.
La 39esima edizione della Maratona di Londra ha rappresentato un’importante banco di prova per l’acqua Ooho. Per ridurre il quantitativo di bottiglie di plastica consumate durante la competizione, agli atleti sono state infatti distribuite le sfere d’acqua Ooho. Non è la prima volta che Londra mette al bando la plastica in favore di soluzioni più sostenibili e la Maratona è stata un’ottima occasione per promuovere comportamenti più eco-friendly da parte di cittadini e aziende.
Gli involucri green di Evoware
Un’alga è anche alla base del packaging commestibile ideato da Evoware, una start-up indiana che ha sviluppato una carta – totalmente edibile e con un alto contenuto di proteine e vitamine – perfetta per confezionare cibo da strada come hamburger e hot-dog.
E la lotta alla plastica condotta da Evoware non è certo a discapito del gusto: l’alga marina di cui è composta la carta può essere arricchita da aromi di diverso tipo. Presto potremo avere quindi un packaging per l’hamburger al sapore di insalata o una confezione gusto ketchup per le patatine.
Le stoviglie commestibili
Ma per imbandire una tavola che sia totalmente eco-sostenibile, non possiamo fare a meno delle stoviglie. Ecco quindi che Trentuno, un’azienda trentina, ha deciso di dare il suo contributo al packaging commestibile con “Pappami”, una serie di piatti e posate edibili realizzate con la stessa formulazione del pane e personalizzabili nella forma.
Lo stesso ha fatto l’indiana Bakey’s che, grazie a una campagna di crowdfunding, è riuscita a realizzare delle posate commestibili.
Queste stoviglie permettono quindi un doppio risparmio: eliminando la plastica ne guadagna l’ambiente e chi si occupa di rimettere a posto la cucina dopo il pasto!