Packaging alimentare: il cartone attivo che allunga la vita della frutta

cartone attivo

Esiste un imballaggio anti-spreco in cartone attivo che rallenta la deperibilità di frutta e ortaggi; a brevettarlo è stato il Consorzio Bestack, con sede a Forlì.

Questo rivoluzionario cartone ondulato funziona grazie a una miscela di oli essenziali vegetali che, impregnando l’interno dell’imballaggio, svolgono un’azione antimicrobica sul prodotto contenuto. Rallentando i processi di maturazione e senescenza dei prodotti, l’imballaggio attivo consente quindi di allungare la vita di frutta e verdura e di ridurre gli scarti alimentari.

Il cartone attivo nasce dalla collaborazione tra il Consorzio Bestack e l’Università di Bologna, già da tempo impegnata in una ricerca sull’influenza della tipologia di imballaggio sulla salubrità del prodotto. I test per verificare l’efficacia degli imballaggi sono stati condotti dal dipartimento di Scienze Tecnologiche Agro-alimentari, che ha inoltre analizzato la percezione del consumatore e l’impatto del cartone attivo sui comportamenti di acquisto e sulle dinamiche commerciali.

Le prove hanno dimostrato che i prodotti confezionati nel cartone attivo risultano più freschi rispetto a quelli nell’imballaggio in cartone tradizionale. A quattro giorni dal confezionamento la frutta matura in media del 10% in meno e ha un aspetto migliore.

Gli antimicrobici naturali contenuti nel cartone attivo consentono quindi di aumentare la sicurezza alimentare e di rallentare i processi di maturazione e senescenza, dando ai prodotti una shelf life superiore di oltre un giorno.

Essendo riciclabile al 100%, questo cartone non soltanto contribuisce alla riduzione degli sprechi alimentari, ma ha effetti benefici anche sull’ambiente.

Gli imballaggi in cartone rappresentano quindi la scelta ideale per il packaging alimentare: biodegradabile e sicuro, il cartone ha inoltre costi ridotti sia per quanto riguarda la produzione che lo smaltimento.

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